le nuove norme tecniche contengono, per la prima volta in Italia, tre capitoli relativi alla progettazione di strutture di legno:
• paragrafo 4.4 “Costruzioni di legno” all’interno del Capitolo 4 “Costruzioni civili e industriali”;
• paragrafo 7.7 “Costruzioni di legno” all’interno del Capitolo 7 “Progettazioni per azioni sismiche”;
• paragrafo 11.7 “Materiali e prodotti a base di legno” all’interno del Capitolo 11 “Materiali e prodotti per uso strutturale”.
Contiene i criteri generali di progettazione, icriteri di valutazione della sicurezza e i valori dei coefficienti di sicurezza. Non contiene le formule di calcolo e verifica, quindi per progettare occorre fare riferimento ad altri documenti (peraltro citati) come CNR/DT 206 e Eurocodice 5, ma assumendo i valori dei coefficienti di sicurezza qui specificati.
Contiene le indicazioni specifiche per la progettazione in zona sismica. È la fedele traduzione del Cap. 8 dell’Eurocodice 8. È un po’ “datato” e non aggiornato agli ultimi progressi scientifici e tecnologici e non considera alcuni sistemi costruttivi recenti (Xlam).
Tutte le Normative citate si basano sul Metodo semiprobabilistico agli Stati Limite.
Questo consiste nel verificare due condizioni per la struttura o l’elemento strutturale considerato:
• Sicurezza rispetto al collasso (Stato Limite Ultimo)
• Contenimento delle deformazioni entro i limiti necessari per assicurare la funzionalità secondo l’utilizzo previsto ( Stato Limite di Esercizio)
Stato limite ultimo:
Azione di progetto < resistenza di progetto
Dove:
il pedice “d” indica il valore di progetto;
il pedice “k” indica il valore caratteristico;
A è il coefficiente parziale di sicurezza sulle azioni;
R è il coefficiente parziale di sicurezza sulle resistenze;
Per tenere conto della particolare situazione italiana, che vede per la prima volta una regolamentazione delle costruzioni di legno, il coefficiente parziale di sicurezza relativo al materiale m ed il coefficiente di correzione kmod, che tiene conto della durata del carico e dell’umidità del legno, assumono valori più cautelativi rispetto a quelli previsti da analoghe normative europee. Fino all’emanazione dei provvedimenti che forniranno i valori dei coefficienti m e kmod di cui alle Tabelle 4.4.III e 4.4.IV delle NTC, si raccomanda di utilizzare i valori riportati nei Cap. 4.4.6 e 4.4.7 delle NTC.
Sono sostanzialmente verifiche di deformabilità. Nel calcolo della deformabilità bisogna considerare le deformazioni lente dovuti agli effetti di viscosità del materiale nel caso di carichi con azione prolungata nel tempo.
μfin = deformazione totale finale.
μist = deformazione istantanea.
μdif = deformazione differita, cioè dovuta agli effetti di umidità e viscosità.
ψ2 = definisce la quota parte del carico che agisce quasi permanentemente sulla struttura.
Valori di Kdef per il legno massiccio, il legno lamellare e LVL |
||
classe di servizio |
||
1 | 1 | 1 |
0,60 | 0,80 | 2,0 |
Kdef è il coefficiente che tiene conto dell’aumento di deformazione nel tempo.
Qualora il legno all’atto della messa in opera abbia un valore di umidità superiore a quello di competenza alla classe di servizio e che sia suscettibile di essiccare sotto carico, è opportuno incrementare i valori di kdef fino a +1,00.
La committenza, attraverso un progetto redatto ai sensi delle NTC 2018, fornisce al produttore/trasformatore degli elementi in legno, le caratteristiche di resistenza e le eventuali lavorazioni da eseguire in stabilimento per la corretta posa in opera.
La qualificazione di prodotti/elementi ha la funzione di garantire, attraverso riferimenti specifici, la rispondenza tra quanto richiesto dalla committenza e quanto fornito dal produttore/trasformatore.
Le NTC 2018 al paragrafo 11.1 e 11.7 “Costruzioni di legno” prescrivono determinati livelli minimi di sicurezza in termini di certificazione dei materiali attraverso:
Tipologia | Definizione | Esempi (indicativi) |
---|---|---|
Prodotti in legno per uso personale | Manufatti commercializati per un impiego generico in ambito strutturale, la cui specifica destinazione o funzione in un progetto o in una commessa non è ancora definita al momento della vendita. | Legno massiccio o lamellare venduto senza ancora poter sapere se sarà impiegato come trave di solaio o come "puntone di capriata" |
Elementi strutturali in legno | Prodotti in legno per uso strutturale a cui, al momento della vendita, sia già assegnata una specifica funzione in un progetto o in una commessa ed eventualmente eseguita una trasformazione | Travi per solaio; pannelli per parete; capriate; casa in legno; copertura in legno in opera... |
Sia la figura del Produttore che del Centro di Lavorazione sono coinvolti nel processo di certificazione di prodotto al fine di assicurare la tracciabilità all’interno della filiera di settore. In linea generale si possono definire le seguenti competenze:
Figura |
Compiti |
Periodo di validità |
Produttore |
Marcatura CE secondo la norma armonizzata di riferimento; iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) |
Al termine del periodo di coesistenza tra normativa comunitaria e normativa nazionale potranno essere accettati in cantiere solo materiali in possesso della marcatura CE |
Centro di Lavorazione |
Iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) |
Nel caso di Qualifica Ministeriale come Produttori o Centri di Lavorazione l’azienda dovrà procedere a formare la figura del Direttore Tecnico di Produzione tramite apposito corso riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici .
Il Direttore Tecnico della Produzione, attraverso opportuna delega che ne precisa i compiti, si assume la responsabilità delle seguenti attività:
• Organizzazione e gestione dei processi produttivi, dei controlli interni di produzione e delle fasi di lavorazione del legno
• Controllo della conformità dei materiali e dei prodotti commercializzati
• Coordinamento delle attività di progettazione, lavorazione e posa dei materiali forniti qualora tali servizi vengano offerti dall’azienda
• Gestione delle non conformità
Il DTP può assumere tale incarico in un solo stabilimento.
• Per quanto riguarda la marcatura CE (EN 14081- Legno Massiccio) si lascia al produttore la facoltà di porre l’etichetta sul lotto anziché sull’elemento secondo quanto indicato nel manuale FPC in accordo con la versione in vigore della norma (+A1/febbraio 2011)
• In merito alle Norme Tecniche delle Costruzioni queste disciplinano “...per quanto possibile, anche in relazione alla destinazione d'uso del prodotto, il produttore è tenuto a marchiare ogni singolo pezzo. Ove ciò non sia possibile, per la specifica tipologia del prodotto, la marchiatura deve essere tale che prima dell'apertura dell'eventuale ultima e più piccola confezione il prodotto sia riconducibile al produttore, al tipo di legname nonché al lotto di classificazione e alla data di classificazione."